
La gestione dei rifiuti è effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, fattibilità tecnica ed economica
La norma impone che la gestione dei rifiuti sia effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti.
A tale fine la gestione dei rifiuti è effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, fattibilità tecnica ed economica.
Principi e criteri non nuovi che hanno prodotto un deciso impulso verso le operazioni di riciclaggio e recupero dei rifiuti e, più in generale, andando a definire una vera e propria scala di priorità o gerarchia nella gestione dei rifiuti, così articolata:
- prevenzione;
- preparazione per il riutilizzo;
- riciclaggio;
- recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
- smaltimento;
gerarchia che stabilisce, in generale, un ordine di priorità di ciò che costituisce la migliore opzione ambientale.
Principi e criteri che hanno generato un cambiamento culturale, prima che organizzativo e tecnico, a partire dalla gestione dei rifiuti domestici.
Sono iniziate timidamente forme di raccolta differenziata di alcune frazioni di rifiuti, inizialmente di quelle più immediatamente riciclabili, come carta, cartone, ferro, alluminio e vetro, per poi passare a forme di differenziazione sempre più capillare, adeguando anche le raccolte comunali a sistemi sempre più efficienti ed efficaci, fino a giungere ad una raccolta differenziata spinta, “porta a porta”, di ogni possibile flusso di rifiuto: scarti da cucina e frazione organica, plastica, legno, tessuti e abiti usati, pile e batterie, farmaci scaduti, ingombranti, …
In effetti, in alcune comunità particolarmente virtuose, sono state raggiunte percentuali di raccolta differenziata molto ampie, anche oltre l’80% dei rifiuti urbani prodotti.
Correndo spediti verso un sistema di economia circolare, appare abbastanza evidente che, senza perdere di vista l’obiettivo di recuperare e riciclare i rifiuti prodotti, la raccolta differenziata rappresenta, senza dubbio, uno strumento irrinunciabile a garanzia della qualità dei flussi di rifiuti raccolti e, quindi, del loro più agevole riciclaggio/recupero.
Ma molto può essere fatto anche per il flusso, cosiddetto “secco residuo”, esitante dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, e per il flusso derivante dallo scarto non riciclabile prodotto dalle operazioni di trattamento e di valorizzazione dei flussi riciclabili.
Tipicamente, il residuo non riciclabile può essere trattato con l’intento di recuperare le frazioni caratterizzate da un più elevato potere calorifico, al fine di produrre un Combustibile Solido Secondario (CSS) da utilizzare in stabilimenti industriali, al posto di combustibili fossili tradizionali e contribuendo, in tal modo, anche alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, che come sappiamo è responsabile dell’effetto serra e dei cambiamenti climatici, contro cui è necessario procedere con decisione.
E’ proprio in questo contesto e soltanto nel rispetto della gerarchia dei rifiuti che si colloca la discarica, in qualità di recapito finale della recapito finale della frazione esitante dal trattamento e non altrimenti recuperabile. Frazione di rifiuto trattato, stabilizzato ed igienizzato. E’ solo in tale ambito che la discarica rappresenta un elemento virtuoso all’interno di un sistema integrato realmente sostenibile.
Ecologica Sangro gestisce la discarica in località Cerratina del Comune di Lanciano, avendo ben presente tali principi e tali obiettivi ed operando in linea con standard qualitativi rigorosissimi in linea con le Migliori Tecniche Disponibili.